Da Wikipedia:
Con il termine eugenetica ci si riferisce a quella disciplina pseudoscientifica volta al perfezionamento della specie umana attraverso lo studio, la selezione e la “promozione” dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi (eugenetica positiva) e la rimozione di quelli negativi (eugenetica negativa).
Ora, è piuttosto evidente che la donna cui viene diagnosticata una malformazione del feto e decide di abortire non pratica l’eugenetica: non sta cercando di migliorare la razza, non vuole perfezionare la specie, non ha a cuore le vicende riproduttive dell'umanità. Semplicemente, interrompe una gravidanza che mette a rischio la propria salute psichica.
Il bello è che quelli che paragonano l’aborto terapeutico all’eugenetica sono gli stessi che continuano ad opporsi alle adozioni gay, nel terrore (peraltro ingiustificato) che chi vive con due omosessuali possa diventare omosessuale a sua volta: sono loro a selezionare i caratteri che ritengono negativi; sono loro a cercare disperatamente di evitare che quei caratteri si riproducano. Sono loro, non le donne che abortiscono, a praticare l’eugenetica.
Giù il cappello, gente: siamo al cospetto di un classico.
Le parole che si ritorcono contro chi le ha pronunciate.
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