(Ansa) Trasferito dal Csm il procuratore di Terni Carlo Maria Scipio che con il sostituto Barbara Mazzullo conduce l’inchiesta nei confronti del fondatore della Comunita’ Incontro don Pierino Gelmini accusato di presunti abusi sessuali su alcuni ex ospiti della struttura.
Il plenum di Palazzo dei marescialli ha deciso che il suo posto sarà preso dall’ex pm di Perugia Fausto Cardella che contro la nomina di Scipio a procuratore di Terni, decretata dal Csm un anno e mezzo fa, aveva presentato ricorso. Prima dell’estate il Consiglio di Stato aveva annullato la delibera del Csm, sostenendo che non era adeguatamente motivata. Di qui la nuova pronunzia di oggi.
VIA PROCURATORE DON GELMINI, SPACCATURA IN PLENUM - La decisione di nominare Cardella alla guida della procura che sta indagando su Don Gelmini in sostituzione di Carlo Maria Scipio ha spaccato il plenum del Csm. I voti a favore dell’ex pm perugino, ora in Cassazione, sono stati 16: con lui si sono schierati il vice presidente del Csm , Nicola Mancino, i togati di Magistratura Indipendente, di Magistratura democratica e del Movimento per la Giustizia, oltre ai laici di centro-destra (ad eccezione di Michele Saponara, di Fi) e quelli di centro-sinistra (escluso Vincenzo Siniscalschi, dei Ds, relatore della proposta pro-Scipio). Per la riconferma del procuratore di Terni si è schierata Unità per la Costituzione, convinta- come ha spiegato per il gruppo Giuseppe Maria Berruti- che la sentenza del Consiglio di Stato non imponesse affatto la nomina di Cardella, ma semplicemente di motivare meglio la scelta di Scipio. Si sono astenuti il primo presidente Vincenzo Carbone e il procuratore generale della Cassazione Mario Delli Priscoli.Sulla decisione di oggi, afferma Siniscalchi, non ha pesato l’inchisetsa su don Gelmini:” non ha pesato ed escludo che vi possano essere ripercussioni su questa inchiesta delicatissima”. Al Csm c’é chi sostiene, chiedendo di non essere citato, che pressioni a favore della sostituzione siano venute da esponenti della Margherita e dell’Udc.
DON GELMINI: MELUZZI, SOSTITUZIONE PROCURATORE NON CI TOCCA - ‘La verita’ e’ la verita’, abbiamo piena fiducia nella magistratura e dunque l’arrivo a Terni del procuratore Cardella al posto di Scipio non sfiora neppure di rimbalzo don Gelmini e la comunita’ Incontro’. A dichiararlo, dopo la decisione del Csm, e’ Alessandro Meluzzi, portavoce di don Pierino Gelmini, sotto inchiesta a Terni perche’ accusato di abusi sessuali da alcuni ex ospiti della comunita’ che gestisce.
martedì 2 ottobre 2007
Trasferito il pm dell’inchiesta su Don Gelmini.
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1 commento:
sono sempre i migliori quelli che se ne vanno
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